Ultima modifica: 28 Ottobre 2019
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Percorsi di Educazione alla parità di genere ed Educazione alla sostenibilità

Circolare n. 3 del 28/10/2019                                             

Ai Tutti i Docenti

al sito web

CIRCOLARE

Gentili docenti,

in occasione della Festa dell’Albero del 21 Novembre e della giornata del 25 novembre dedicata al fenomeno del femminicidio, è opportuno che in classe siano affrontate i concetti chiave di ciascuna tematica affinché le relative manifestazioni costituiscano il momento finale di un percorso di approfondimento e di presa di coscienza delle problematiche le giornate intendono porre all’attenzione.

Per quanto riguarda la Festa dell’albero, è opportuno che le alunne e gli alunni sappiano che l’azienda di logistica Automar s.p.a., sostenitrice della scuola, ha deciso di aderire al progetto “Mosaico Verde” che consiste nel provvedere alla piantumazione nell’arco di un biennio, di 2000 piante sul territorio comunale – tra cui quello della nostra scuola – a compensazione della CO2 emessa dalle proprie attività produttive (trasporto delle macchine, ecc.). I plessi dell’IC Picentia sono destinatari di circa 350/400 piante che saranno messe a dimora nel mese di novembre: la festa dell’Albero rappresenta quindi per noi tutti non solo l’occasione per esprimere gratitudine all’azienda, che decide di investire per migliorare le condizioni ambientali del territorio su cui lavora, ma anche per approfondire l’importanza delle aree verdi per il benessere psicofisico dei cittadini. L’approfondimento potrà portare su di una molteplicità di aspetti legati alla sostenibilità, al tipo di verde, agli effetti dell’inquinamento sulle prestazioni degli studenti, alla salute, ecc.

La seconda tematica, invece, si inserisce più direttamente nell’Educazione alla parità di genere, che deve trovare spazio nella progettazione didattica di Istituto, al pari delle altre Educazioni. E’ importante che il fenomeno del femminicidio sia approfondito con domande guida, con il metodo per scoperta o con il lavoro di gruppo, nei suoi aspetti quantitativi (quante vittime ci sono annualmente in Italia, e nel mondo? Chi sono, per lo più, gli omicidi, e quali le motivazioni?) ma anche psicologici e sociali (qual è il profilo dell’uomo che usa violenza sulla sua compagna? Qual è la visione dell’identità maschile e femminile che sottostà all’atteggiamento di prepotenza alla base della violenza? Come reagisce la società nei confronti delle vittime?), e giuridici (cosa prevede la legge? Quali possibili tutele? ecc.). Il fenomeno può essere utilmente messo a confronto con la storia della condizione femminile nel nostro paese e in altri paesi del mondo (per es. la Scandinavia o i paesi dell’Africa sub sahariana), e costituire così un momento di riflessione sull’evoluzione storica di comportamenti e atteggiamenti, senza trascurare l’aspetto legislativo che ne costituisce la cornice (cos’era il “delitto d’onore?”, esiste ancora? ecc.).

Più in generale, è opportuno che questa sia l’occasione per strutturare delle UDA, adeguate all’età e agli ordini di scuola, che conducano gradualmente bambini e ragazzi a ragionare criticamente sugli stereotipi e i pregiudizi di genere che sin dalla prima infanzia si incontrano nella divisione dei ruoli, nelle fiabe, nei giochi, nelle pubblicità, nei media (pubblicità, libri di testo, film), negli sport e nelle professioni, e che finiscono per condizionare i rapporti  con l’altro sesso e le scelte personali e orientare pesantemente le aspettative della società anche rispetto allo studio e alla professione. E’ consigliabile cominciare sempre dal vissuto di ciascuno, tramite questionari o brain storming, interviste alla famiglia e agli amici, per poi concentrarsi su materiali quali libri, film (ad es. che scardinano le aspettative raccontando storie di “liberazione” rispetto alle aspettative culturali), giornali: materiali da guardare in modo diverso, critico e attento al linguaggio di genere e ai messaggi che spesso inconsapevolmente veicola e che rinforzano gli stereotipi legati all’identità sessuale.

Nella certezza che l’importanza della tematica per la crescita di giovani consapevoli e rispettosi delle differenze di genere sia ampiamente condivisa, oltreché specificamente indicata tra gli argomenti da trattare dalla l. 107/2015, auspico che tutti i Consigli di classe si accordino affinché la conoscenza di questi fenomeni generi una reale presa di coscienza da parte degli alunni dell’inaccettabilità di comportamenti, atteggiamenti e parole che sottendono fenomeni di discriminazione fondati sull’identità sessuale.

A tutti buon lavoro!

 

Dirigente Scolastico

dott.ssa Ginevra de Majo




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