Indicazioni sul prosieguo della Didattica a distanza (DAD)
Ai docenti di ogni ordine e grado
IC Picentia
Pontecagnano Faiano
Carissimi,
sono terminati gli ultimi Consigli di classe, interclasse e intersezione: desidero congratularmi con voi tutti per il massiccio impegno profuso nell’implementare nuovi modi di fare scuola, sormontando le tante difficoltà oggettive che la DAD presenta, e dedicando tempo, energie e risorse a mantenere vivo il contatto con le alunne e gli alunni per far sentire con forza la presenza della scuola, in questo momento di emergenza nazionale.
Ho potuto constatare, con grande soddisfazione, che tutti si sono messi in gioco anche vincendo legittime remore, e nell’arco di un tempo relativamente breve, con l’aiuto dei colleghi più “tecnologici” (che ringrazio di cuore), si sono cimentati nell’utilizzo di piattaforme che consentono di realizzare e registrare video lezioni, o hanno utilizzato tutte le potenzialità offerte dal registro elettronico e da Whatsapp.
In particolare esprimo il mio apprezzamento alle maestre della scuola primaria che hanno colto in questa sperimentazione un’opportunità e che, come alcuni docenti della secondaria, pur appartenenti all’era “analogica”, con grande determinazione hanno imparato a utilizzare le nuove tecnologie per garantire la continuità didattica. I docenti della secondaria e di strumento non sono stati da meno, e persino i bambini dell’Infanzia hanno ricevuto materiali, messaggi, piccole consegne e sono stabilmente in contatto con le loro maestre. Insomma, ciascuno secondo le sue possibilità si è prodigato per adempiere al meglio, date le circostanze, al proprio dovere professionale. Di questo vi ringrazio e vi sono grata; sono certa che il legame e la collaborazione con le famiglie ne usciranno rafforzati, e che il vostro lavoro stia riscuotendo l’apprezzamento dei genitori e dei ragazzi.
Mi preme, allora, in vista dell’ulteriore proroga della sospensione delle attività didattiche, tracciare alcune linee direttrici, che tengano conto dell’enorme sforzo messo in campo e che possano delinearne il prosieguo.
Come ho potuto constatare nei Consigli, la scuola secondaria si è attestata principalmente sull’utilizzo della piattaforma Weschool, seguita da Zoom (che ho provato anch’io e mi è parsa efficace) e da Whatsapp, che raggiunge anche gli alunni privi di computer ma non quelli privi di linea Internet (ce n’è purtroppo ancora qualcuno). La piattaforma Edmodo è stata abbandonata, perchè si è rivelata poco pratica. Nella scuola primaria, invece, grazie all’azione propulsiva del Responsabile del pronto soccorso informatico (maestro Rocco) si è diffuso l’utilizzo dell’app Screencast-o-matic affianco a WA.
Il problema della restituzione degli elaborati degli alunni è stato risolto grazie all’attivazione di indirizzi di posta elettronica (nuovi o già esistenti) e alla creazione di cartelle che consentono di archiviare il materiale da essi prodotto. Ancora una volta WA ha costituito un canale alternativo, perché consente facilmente l’invio di foto, di correzioni, o richieste di spiegazioni supplementari. A questo proposito, invito tutti coloro che lo utilizzano a porre la massima attenzione alla qualità delle immagini, che può compromettere la comprensibilità dei materiali da parte degli alunni.
Vi indico alcuni punti sui quali concentrare la nostra attenzione:
- la programmazione settimanale/quindicinale delle discipline e delle consegne: contrariamente alla situazione ordinaria nella quale l’orario è dato, in questo frangente è necessario approntare un orario “semplificato” e più “disteso” (considerato che i ritmi a casa sono più lenti), da condividere con alunni e famiglie. E’ importante, per altro, che non si verifichino accavallamenti tra le materie (come già lamentato in alcuni Consigli) e che tutti, anche una sola volta alla settimana o ogni due settimane, possano avere un momento deputato alla loro disciplina. E’ opportuno, inoltre, diminuire il carico di compiti, tenuto conto del fatto che non è sempre possibile monitorare i ragazzi, come si fa in aula (rispiegare sul momento, far fare un breve esercizio per accertarsi che tutti abbiano capito, ecc.) e che le consegne, che spesso si cominciavano in classe, adesso sono tutte da svolgere a casa. Non mi pare possibile, insomma, rispettare il monte ore di ciascuna disciplina, per cui è opportuno ridurre le consegne e soprattutto conteggiare, nell’orario, i giorni in cui è previsto l’invio di compiti, che si sommano alle discipline già previste e contribuiscono ad aumentare il carico di lavoro. Infine, non vanno dimenticate le lezioni di strumento che stanno regolarmente continuando in orario pomeridiano: vi invito a fare attenzione a non programmare lezioni pomeridiane senza esservi accertati che gli alunni della sezione strumentale abbiano potuto organizzarsi con i relativi docenti.
I Coordinatori sono pregati di raccogliere nel format inviato dalle FS di sostegno ai docenti, la programmazione della propria classe, tenendo conto delle attività (video lezioni, ecc.) ma anche dei compiti assegnati da chi preferisce una minore interazione a distanza, ma intende far esercitazione i ragazzi per consolidarne le competenze. Tale programmazione potrà essere caricata direttamente su Weschool in cartelle appositamente predisposte dal vice preside, e messa a disposizione dei ragazzi e dei rappresentanti di classe. Essa sarà soggetta a periodiche verifiche e alle modifiche che si renderanno eventualmente necessarie in corso d’opera.
Ricordo a tutti, ma in particolare ai docenti della scuola primaria, che il Ministero raccomanda di non gravare troppo sulle famiglie per il lavoro domestico, e di puntare piuttosto a rendere gli alunni autonomi e in grado di svolgere il lavoro da soli.
- Una grande risorsa: i docenti di sostegno. Il Dipartimento di sostegno della nostra scuola si è sempre distinto per le competenze umane e professionali, e in questo momento è chiamato a rivestire un ruolo di primo piano. Il docente di sostegno ha le conoscenze che gli consentono di affiancare i colleghi di tutte le materie, nell’approntare materiale didattico semplificato e personalizzato, non solo naturalmente per gli alunni con disabilità, ma anche per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali, alle volte tra i meno partecipi, sia per ragioni familiari che perchè meno autonomi. Li esorto, inoltre, in quanto docenti della classe, ad avere un ruolo proattivo e propositivo: nella scuola primaria e nella scuola dell’Infanzia, mi aspetto che svolgano un ruolo didattico nella ricerca di materiale, nella correzione dei compiti in determinate discipline, in modo da alleggerire il carico per il docente prevalente. Parimenti, nella secondaria, li invito ad affiancare i docenti del Consiglio di classe sia proponendo attività e materiali, sia facendosi carico della correzione, dell’approfondimento e del bisogno di ulteriori spiegazioni da parte degli alunni. Il docente di sostegno può fornire un contributo essenziale, ad esempio, ai docenti che si trovano a gestire sei/nove classi (130/190 alunni), e indicare il loro intervento a pieno titolo nella programmazione didattica. So che molti lo stanno già facendo, ma come sempre tutto funziona meglio se è strutturato e condiviso.
Naturalmente è prioritario continuare a mantenere contatti con gli alunni con disabilità: essi più degli altri soffrono per la lontananza dalla scuola come contesto sociale, e per il radicale cambiamento delle loro routine, così importanti per la loro stabilità emotiva e la serenità famigliare. Non dimentichiamo quindi anche i genitori, che si trovano ad affrontare, da soli, una situazione nuova, senza poter contare sulla scuola o sui tradizionali supporti (doposcuola, lezioni private, compiti con i compagni, ecc.).
- La valutazione: come affermato nelle note ministeriali, la didattica a distanza sostituisce a tutti gli effetti quella in presenza; ferma restando la validità dell’anno scolastico in relazione ai giorni di frequenza necessari ad essere ammessi agli scrutini finali, i docenti sono chiamati a esercitare la loro competenza in merito alla valutazione, che deve essere, come previsto dalla legge, “trasparente e tempestiva”. Essa è uno strumento imprescindibile per aiutare gli alunni a comprendere in cosa hanno sbagliato e perché, per monitorarne i progressi, predisporre azioni di recupero e consolidamento ed eventualmente modificare la programmazione.
Sebbene richiesto dal Ministero, non è mia intenzione chiedere a tutti di rimodulare la progettazione didattica, come sarebbe logico in considerazione di questo nuovo “ambiente di apprendimento”: solo coloro che hanno apportato modifiche sostanziali alla programmazione didattica o hanno dovuto semplificarla significativamente saranno tenuti ad apportare le opportune modifiche alle loro UDA, introducendo obiettivi e argomenti anche non disciplinari o nuovi (penso, ma non solo, ai docenti di Scienze motorie, o di docenti di strumento), al fine di ricevere comunque un feedback dagli alunni e poter procedere alla valutazione.
Insisto su questo aspetto perché agli alunni, alle alunne e alle loro famiglie deve arrivare il messaggio che la scuola continua e che quindi conviene impegnarsi, perché la validità dell’anno scolastico presuppone una valutazione finale e, a rigore, anche la possibilità di una ripetenza.
E’ chiaro che le modalità e i criteri di valutazione dovranno essere adattati e che saranno privilegiati la partecipazione, l’assiduità, lo spirito di adattamento; ed è altresì necessario che questo delicato compito tenga in debito conto le difficoltà oggettive di alcune famiglie (la crisi economica sta già facendo sentire i suoi effetti sui più fragili) che non possono seguire i figli o hanno strumenti inadeguati quando non inesistenti (e per questi la scuola si sta organizzando, per acquistare device da concedere in comodato d’uso gratuito).
E’ auspicabile registrare in vario modo la partecipazione, anche partendo dalle presenze dei ragazzi (nei collegamenti, nella visione dei materiali, ecc.), perché a prescindere dal valore giuridico, si tratta di una forma di controllo che può costituire un incentivo a non sottrarsi alle attività e a prendere seriamente questa nuova modalità di fare scuola. Vi esorto, inoltre, per gli alunni on BES, a trovare dei canali di comunicazione individuali e più rispettosi della privacy, perché non tutti osano far vedere i loro elaborati in una chat o richiedere ulteriori spiegazioni, di cui invece fruiscono in classe.
Proprio per non trovarci nella situazione di dover dare una valutazione senza sufficienti elementi (il che ci esporrebbe inutilmente a critiche e contestazioni), e di dover ricorrere a voti bassi o “politici”, attiro l’attenzione di tutti sulla necessità di coinvolgere soprattutto i meno partecipi:
– chiamando personalmente gli alunni (io ho chiamato tutti coloro che mi avevate segnalato e ho interessato per alcuni l’assistente sociale) e spiegando loro che saranno comunque valutati; e se non bastasse, chiamando direttamente i genitori: questa modalità ha dato già buoni risultati.
– rimodulando la proposta didattica, rendendola più semplice e più attraente, anche a costo di modificare gli obiettivi disciplinari. In questo momento infatti è più importante mantenere vivo l’interesse, trasmettere serenità e sollecitare la partecipazione – facendo leva proprio su questi nuovi canali che tutti stiamo sperimentando – che andare avanti. E’ opportuno che chi riscontra una mancata partecipazione da parte di alcuni alunni, si ponga delle domande e pensi a delle proposte alternative, anche non ancorate al “programma”; trincerarsi dietro l’affermazione che si tratta dei soliti che non lavorano neanche in presenza, significa non risolvere il problema di una riprogrammazione delle attività e di una valutazione affidabile, e non volersi mettere in discussione;
– ricorrendo a verifiche programmate, e specificando che valgono ai fini della valutazione e che chi non partecipa rischia di vedersi attribuita un’insufficienza;
– programmando attività e percorsi con altri docenti o altre discipline, in modo da ridurre il carico di compiti e ricondurli a un unico progetto formativo, valutando altri indicatori comunque utili al giudizio finale.
In ogni caso, poiché è presumibile che l’emergenza, pur dando segnali di rallentamento, non termini nell’immediato, si renderà necessario riflettere sulle prove e su nuovi criteri di valutazione (in particolare, ma non solo, per gli Esami di Stato che verosimilmente potrebbero svolgersi sia in presenza in piccoli gruppi, che on line o in modalità mista), sia nei Dipartimenti che in Collegio, al fine di metterci al riparo da errori di valutazione e contestazioni.
Nell’ottica di una riunione collegiale, per la quale Weschool non risulta idonea, il team digitale sta preparando “la migrazione” di tutto il Collegio sulla piattaforma Gsuite (che supporta fino a 250 persone): ma ciò non deve preoccupare perché ciascuno sarà messo in condizione di accedervi facilmente e potrà beneficiare dell’aiuto dei nostri validi colleghi esperti. Chiedo in particolare ai docenti più esperti di ciascun interclasse della scuola primaria (Gerardo Capodanno, Monica Rizzo e Carmen Cutolo, De Martino e Chiaviello, Giusy Esposito) di mettersi a disposizione dei colleghi (come per altro già stanno facendo) in modo da alleggerire il Responsabile del pronto soccorso informatico, Rocco Leo.
- Sollecitare sempre un feedback da parte degli alunni e dei genitori. E’ opportuno che i coordinatori raccolgano periodicamente gli eventuali suggerimenti dei rappresentanti di classe, e che ciascun docente si sinceri presso alunne e alunni della sostenibilità della propria proposta didattica. Al fine di rilevare il grado di soddisfazione della nostra utenza, è in via di redazione un questionario sulla DAD per rilevare sia il possesso di device da parte delle famiglie (al fine di procedere al comodato d’uso gratuito), sia la soddisfazione rispetto a queste nuove modalità didattiche. Tale sondaggio avrebbe il duplice vantaggio di restituirci un’immagine positiva del nostro operato e dell’apprezzamento da parte della nostra comunità scolastica, e di misurare l’impatto della nostra programmazione didattica e degli strumenti adottati, per effettuare, eventualmente, piccoli “aggiustamenti” in corso d’opera.
Desidero infine darvi una buona notizia: il Consiglio di amministrazione dell’Automar, già nostra sponsor, ci ha rinnovato il finanziamento annuo e l’AD dott.ssa Brucato mi ha espressamente chiesto di destinare 10.000 euro alla Didattica a distanza. Questo significa poter comprare computer e tablet da dare in comodato d’uso ai ragazzi che ne hanno bisogno, quando sarà conclusa la rilevazione sulla strumentazione digitale posseduta da ciascuna famiglia.
Concludo ringraziando innanzitutto i miei diretti collaboratori per il grande lavoro di coordinamento e di supporto che stanno svolgendo, il team digitale per il suo imprescindibile apporto tecnico, lo staff e i docenti che ricoprono incarichi funzionali, sempre presenti e disponibili, e tutti i docenti per l’impegno che profondono, oltre ogni orario e obbligo di servizio. E’ mia convinzione che nelle difficoltà si riveli di che pasta è fatta una persona: in questo momento di emergenza nazionale la nostra comunità tutta ha dimostrato, ancora una volta, un alto senso del dovere, grande professionalità e profonda umanità.
Un caro saluto
La Dirigente
Ginevra de Majo
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